Residenza reale borbonica e sede di una delle maggiori collezioni di arte decorative d’Italia, il Museo Duca di Martina nella Villa Floridiana ospita, al piano seminterrato, una sezione interamente dedicata all’arte dell’Estremo Oriente. La collezione, tra le più importanti a livello internazionale, conta circa duemila pezzi, principalmente porcellane cinesi e giapponesi, ma anche terracotte, smalti cloisonné, giade, pietre dure, avori, lacche e bronzi.
Di particolare pregio, questo contenitore decorativo giapponese fu realizzato nel XVIII secolo con quella che i collezionisti occidentali chiamano porcellana di Imari, spedita verso l'Europa dall'omonima città portuale della prefettura di Saga, ma prodotta originariamente nella città di Arita, nell'ex provincia di Hizen, a nordovest dell'isola Kyūshū.
Tali porcellane imitavano generalmente lo stile cinese del "bianco e blu" sovrasmaltato, oppure presentavano abbondanti dorature e decorazioni floreali, queste ultime riprodotte con colori a smalto sovrapposti al blu cobalto e al rosso ossido di ferro sotto vernice. Divenuto estremamente popolare in tutta Europa, lo stile della porcellana Imari influenzò la produzione degli oggetti "orientalizzanti" che venivano realizzati nelle manifatture tedesche di Meissen e, in seguito, in quelle francesi di Vincennes.
Author
Manifattura di Arita
Subject
Figure Femminili, Motivi Floreali
Date
XVIII secolo
Type
Porcellana Dipinta/Manici in Bronzo Dorato
Location
Museo Duca di Martina nella Villa Floridiana, Piano Seminterrato