Posta sul tracciato della Regina delle Strade, l'Antica Calatia fu una città di notevole importanza strategica, soprattutto durante la seconda guerra tra Romani e Sanniti, combattuta fra il 326 a.C. e il 304 a.C. Oggi, la sua vita rinasce nel Museo Archeologico di Calatia, ospitato nel Casino di Starza Penta, una delle più pregevoli e significative testimonianze storico-architettoniche della città di Maddaloni. Nel Museo sono esposti reperti archeologici databili dall’VIII al III secolo d.C. e provenienti dagli scavi condotti nel territorio dell’antica Calatia e nelle necropoli calatine ubicate a Sud-Ovest e Nord-Est dell’abitato.
Il museo ospita anche una raffinata cappella dedicata alla Beata Vergine del Carmine, completata nel 1701 nell’ambito dei lavori di ristrutturazione del palazzo e oggi visitabile su appuntamento.
Il piccolo edificio si compone di una pianta centrale, con tre altari in marmo e una volta a botte decorata con stucchi bianchi e oro.
Uno degli altari marmorei presenta una bucatura, all'interno della quale è ospitato un dipinto su tela. L'altro altare ne ospita invece tre, le cui cornici in stucco bianco presentano, in forte aggetto plastico, carnosi fogliami accartocciati, volute a spirale e pendenti a forma di boccioli.
La volta della cappella è decorata con delicati ornati a motivi naturalistici in stucco bianco (rosoni, foglie d’acanto affrontate, volute e boccioli) e due raggiere dorate, una dietro al mezzobusto in marmo del Redentore benedicente che si affaccia dalla finestra ovata, e l’altra, originante dalle morbide nuvole con la colomba dello Spirito Santo, anch’essa dorata e punto focale della volta (ultimo decennio del '600).
La porta principale affaccia su via Caudina, mentre sulla parete d’ingresso insiste una cantoria con parapetto a riquadri decorati con intagli lignei, chiusa da una gelosia in legno dorato, di epoca ottocentesca, così come tardo-ottocenteschi sono anche i pavimenti in riggiole decorate napoletane.
Localizzazione
Museo Archeologico di Calatia, Piano Terra, Sala delle Necropoli, Cappella
Gestione dei diritti
Ministero della cultura / Direzione regionale Musei Campania