Un magico viaggio nel cuore della terra
Ricche di colori, forme e dimensioni diverse che suscitano stupore ed ammirazione, le Grotte di Pertosa-Auletta offrono una piacevole avventura che unisce la meraviglia della narrazione a quella della natura incontrastata.
Storia delle grotte
Le Grotte di Pertosa-Auletta scavano nel Massiccio dei Monti Alburni per circa tremila metri. Sito focale del Geoparco del “Cilento”, sono le uniche cavità naturali in Italia dove è possibile navigare lungo un fiume sotterraneo, il Negro, nonché le sole in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C.
Aperte ai turisti dal 1932, il primo tratto delle grotte viene visitato a bordo di una particolare barca trainata da un cavo d'acciaio, che serve a raggiungere il resto del percorso pedonale. Le Grotte di Pertosa-Auletta sono diventate, nel corso degli anni, uno scenario naturale per tour drammatizzati che uniscono l'esperienza del teatro a quella della visita guidata.
Patrimonio
I reperti recuperati dalle grotte, per lo più vasi e utensili, provano che esse furono abitate intorno al bronzo-medio da comunità dedite alla pastorizia e alla costruzione di palafitte. Tali reperti sono oggi conservati presso il Museo Preistorico Etnografico di Roma, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e il Museo Provinciale di Salerno.
All'interno delle Grotte si spalancando diverse grandi "sale" e conformazioni particolari dovute a fenomeni tettonici e all'incessante fluire e gocciolare delle acque. Una delle più suggestive attrazioni del sito è sicuramente il cosiddetto “bacio” tra stalattite e stalagmite, un incontro tra elementi naturali concretizzatosi nel corso di milioni di anni, dal momento che il calcare di cui essi sono composti impiega ben 100 anni per crescere di un solo centimetro.
Per circa otto anni, il sito ospitò “L’Inferno di Dante nelle Grotte”, nel quale una compagnia teatrale accompagnava i visitatori attraverso le conformazioni rocciose delle cavità immaginando che fossero i dieci cerchi dell'Inferno dantesco. Attualmente, le grotte ospitano invece lo spettacolo itinerante “Ulisse: il Viaggio nell'Ade”, ideato e diretto da Francescoantonio Nappi e prodotto da Il Demiurgo. Lo spettacolo mette in scena la discesa di Ulisse negli Inferi alla ricerca dell'indovino Tiresia, ma, a differenza delle rappresentazioni passate, non ci sono guide: lo spettatore si trova ad avere "gli occhi" e "le gambe" del protagonista, seguendolo in tutta la ricerca.
Le grotte hanno recentemente installato un nuovo sistema di filodiffusione e di proiezione che rendono il teatro in grotta un'esperienza unica nel panorama nazionale.