Un archivio contemporaneo di letture incrociate e itinerari personali
L'esperienza museale offerta dal "Memus" sfugge alle catalogazioni tradizionali ed offre ai propri visitatori un vero e proprio viaggio multidimensionale, multisensoriale ed interattivo.
Storia del Museo
Inaugurata il 1 ottobre 2011, l’area espositiva del “Memus” (acronimo di "memoria" e "museo") ripercorre la storia del Teatro San Carlo e dell'opera italiana in generale. Fondato nel 1737, il San Carlo è il più antico teatro del mondo ad essere tutt'ora attivo, nonchè il primo teatro Italiano ad istituire una scuola per la danza. Fu, insieme alle grandi regge borboniche, il simbolo di una Napoli che rimarcava il suo status di grande capitale europea, e il suo modello rappresentò lo standard da seguire per moltissimi teatri successivamente costruiti in tutta Europa.
L'UNESCO lo ha inserito tra i monumenti considerati Patrimonio dell'Umanità, ed è ad oggi classificato come teatro più bello del mondo. L'accesso al museo avviene dai giardini dell'adiacente residenza reale e il percorso interno, voluto da Carlo di Borbone per accedere al teatro senza scendere in strada, permette anche di visitare storici ambienti del Palazzo.
Patrimonio
Il percorso espositivo del Memus si snoda attraverso l'esposizione di quadri, fotografie, strumenti musicali, costumi e documenti d'epoca, con l'ausilio anche di un archivio musicale audio e anche uno di immagini video.
Vi si trovano inoltre una galleria virtuale 3D, un bookshop dove è possibile acquistare prodotti realizzati dalla sartoria del Teatro ed una sala dove sono conservati documenti e testimonianze sulla prestigiosa storia del Teatro San Carlo.