Il Museo del Vallo di Diano
Sede di una importante esposizione sepolcrale, il MASC - Museo Archeologico Sala Consilina ricostruisce le abitudini, l’abbigliamento, i rituali, i rapporti sociali e l’espansione di un insediamento di cultura villanoviana, vale a dire la fase più antica della civiltà etrusca.
Un tempo tappa obbligata per gli spostamenti verso l’estremo sud Italia, questa zona, poi soprannominata Vallo di Diano, fu conquistata dai romani, che nel 128 a.C. vi tracciarono la via Popilia-Annia.
Storia del Museo
Inaugurato nel 1982 nella cornice del cinquecentesco Convento dei Padri Cappuccini di Sala Consilina, il museo archeologico, allora chiamato “Antiquarium”, fu trasferito, intorno alla metà degli anni ‘90, presso la Grancia Certosina di San Lorenzo, nel centro storico di Sala, così da consentire i lavori di restauro e adeguamento della sede originaria.
Nel settembre del 2018, il museo è ritornato ad essere ospitato presso il Convento dei Cappuccini, con il nome di MASC - Museo Archeologico di Sala Consilina e con l’allestimento di un nuovo percorso espositivo.
Patrimonio
L’esposizione raccoglie reperti archeologici rinvenuti nelle necropoli del territorio, in particolare in due aree di Sala Consilina, San Rocco e Sant’Antonio, per un periodo che va dal IX e al IV secolo. a.C.
Il patrimonio del MASC conta oltre 1000 corredi sepolcrali, a partire da quelli del tipo a incinerazione risalenti all’età del ferro (IX secolo a.C.) fino ad arrivare a quelle di età lucana (IV sec. a.C.), ricchi di ceramiche di produzione locale e di importazione.