Il più antico teatro d'Italia
Simbolo di gloria, decadenza e rinascita, questo luogo di spettacolo riporta all'epoca della Repubblica e dell'Impero Romano, quando il teatro era viatico di intrattenimento e messaggi mitici.
Storia del Teatro
Costruito alla fine del II secolo a.C., l’antico edificio venne modificato in età augustea. Le modifiche lo avvicinarono all’architettura teatrale romana, con l’inserimento di palchi d’onore (tribunalia) e con la ricostruzione del fondale verticale dell'orchestra (scaenae frons), che fu arricchito con colonne di marmi preziosi e raffinate decorazioni.
Il Teatro faceva parte di un complesso architettonico costituito da una grande terrazza artificiale, sulla quale sorgeva anche un tempio probabilmente dedicato ad Apollo. Agli inizi del III secolo d.C., su impulso di Settimio Severo, il teatro fu oggetto di una grandiosa opera di rinnovamento, poi portata a termine da Gordiano III. La cavea raggiunse un diametro di circa 85 metri e l’edificio scenico, decorato con tre ordini di colonne, capitelli, architravi e sculture, un’altezza di circa 26. In epoca tardo antica e medievale, le rovine dell’edificio divennero sede di un cantiere per il recupero e il riutilizzo dei materiali architettonici di marmo.
Tra il XII ed il XIII secolo, sulla cavea ormai interrata fu costruito un quartiere artigianale per la produzione di mattoni e ceramica. Dell’antico teatro, in età moderna restava solo un vago ricordo. Un viottolo di campagna passava sulle rovine della scena, montava sulle strutture oramai quasi sepolte e si infilava sotto le volte dell’ambulacro mediano per poi uscire e proseguire verso il centro medievale.
L’aspetto delle rovine indusse a denominare la zona come “le Grotte” e, a tutela del viandante, fu installata una cappella con altare dedicato alla Madonna. Le prime esplorazioni sistematiche del monumento furono condotte agli inizi degli anni ’60 del secolo scorso da Werner Johannowsky. Dopo alcuni interventi di scavo e restauro nella seconda metà degli anni ’80, a partire dal 1998 fu concepito un articolato progetto di restauro e valorizzazione del sito, durato oltre un decennio.
Le scoperte succedutesi negli anni permisero di chiarire molti aspetti del complesso monumentale e i restauri effettuati consentirono di restituire alla fruizione pubblica l’antico edificio, che poté ospitare anche importanti rappresentazioni teatrali.
Patrimonio
Al Teatro di Teano è dedicato un intero settore del Museo archeologico di Teanum Sidicinum, con plastici ricostruttivi del complesso nelle sue diverse fasi, resti architettonici, tra cui architravi e capitelli riccamente decorati, e apparati scultorei di grande pregio.