Il Simbolo della Musica Italiana nel Mondo
È scanzonata e boccaccesca, rustica e sentimentale, struggente e a tratti addirittura sovversiva. La si suona col mandolino e il calascione, il triccheballacche e le tammorre, le nacchere e i putipù, ma anche le chitarre, i pianoforti e le batterie. La si canta con i vocalizzi del Mediterraneo o con l'ardore dell'opera, e la si balla con la frenesia di una tarantella o col candido abbraccio di un lento. È la canzone napoletana, anima multiforme e pietra angolare della cultura di un popolo intero.
Dalle origini
Le origini della canzone napoletana affondano nelle farse e nelle ballate composte al tempo di Federico II di Svevia, che nel 1224 fondò a Napoli l’omonima università. La tradizione musicale partenopea crebbe in popolarità nel Cinquecento, grazie alla cosiddetta “Villanella alla Napoletana”, una forma di componimento profano di carattere rustico, sentimentale e spesso satirico.
Di fianco a questi ritmi, tra Seicento e Settecento cominceranno a fiorire le note della tarantella e le arie dell’opera, ma la vera e propria “Epoca d’Oro” della canzone napoletana si sviluppò tra l’inizio dell’Ottocento fino al secondo dopoguerra, grazie all’estro di poeti e compositori come Raffaele Sacco, Filippo Campanella, Salvatore di Giacomo, Liberio Bovio, E.A. Mario, Ferdinando Russo ed Ernesto Murolo.
La storica Festa di Piedigrotta, tradizionalmente celebrata ogni 8 settembre nell’omonima zona di Napoli, a ridosso del quartiere di Chiaia, divenne il fulcro e teatro prediletto per queste composizioni, che poi molti emigranti portarono con sé, nella mente e nel cuore, come stralci della patria dalla quale avevano dovuto separarsi. La canzone napoletana venne così esportata in tutto il mondo, divenendo un vero e proprio sinonimo dello spirito musicale italiano.
Dagli anni ’50 in poi, il fascino della canzone napoletana fu tenuto vivo da manifestazioni come il Festival di Napoli, ma anche dall’attività dei mastri liutai che tutt’oggi preservano e valorizzano, con eccellente sapienza, questa anima musicale della Campania.